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Vomito (soggetto adulto)

Il vomito si verifica quando il contenuto dello stomaco fuoriesce dalla bocca. La nausea è la spiacevole sensazione della necessità di vomitare. Può manifestarsi con capogiri, disagio allo stomaco (acidità di stomaco) e mancanza di desiderio di mangiare.

Il vomito è un sintomo comune che può avere diverse cause. Per esempio, la gastroenterite (influenza dello stomaco), l’intossicazione alimentare e la gastrite. Oppure potrebbe essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, come gli oppioidi. Altre cause più gravi di vomito possono essere difficili da diagnosticare nella fase precoce di una malattia. Ecco perché è importante osservare i segnali d’allarme elencati di seguito. Alcune persone possono anche vomitare a causa di forti emozioni, come, per esempio, paura o chinetosi.

Il rischio principale del vomito ripetuto è la disidratazione. La disidratazione è dovuta alla perdita di acqua e minerali dall’organismo. Quando si verifica, occorre reintegrare i liquidi all’interno dell’organismo. Altri problemi che possono insorgere a causa del vomito includono:

  • Squilibrio elettrolitico

  • Lacerazioni dell’esofago

  • Inspirazione del contenuto dello stomaco (aspirazione)

  • Perdita di peso

  • Assunzione insufficiente di nutrienti

Cosa fare a casa

  • Se i sintomi sono gravi, rimanere a riposo presso il proprio domicilio per le successive 24 ore.

  • Poiché i sintomi possono essere indice di un’infezione, lavarsi le mani spesso e bene. Utilizzare sapone e acqua corrente pulita o un disinfettante a base di alcol per evitare di trasmettere l’infezione ad altre persone.

  • Lavarsi le mani per almeno 20 secondi. Ogni volta che ci si lava le mani, strofinare tutta la superficie delle mani, comprese le zone tra le dita e sotto le unghie. Canticchiare per due volte la canzone “Tanti auguri a te” quando ci si lava le mani è un modo semplice per assicurarsi di averle lavate per 20 secondi.

  • Lavare le mani dopo aver usato il bagno, prima e dopo aver preparato pasti e prima di mangiare. Lavarle anche dopo aver cambiato il pannolino, aver pulito una ferita, aver assistito una persona malata, aver soffiato il naso e aver tossito o starnutito. È necessario lavarsi le mani anche dopo aver toccato cibo e prodotti per animali, un animale o escrementi di animali.

  • È possibile assumere paracetamolo o FANS come ibuprofene o naprossene per controllare la febbre, a meno che non sia stato prescritto un altro farmaco. Rivolgersi al proprio operatore sanitario prima di usare questi farmaci in presenza di malattia epatica o renale cronica o se si è sofferto di ulcere allo stomaco o sanguinamento del tratto digerente. Non somministrare mai aspirina a soggetti di età inferiore a 18 anni che presentano febbre. Può causare gravi danni al fegato. Non usare FANS se ne viene già assunto uno per un’altra condizione, come, per esempio, l’artrite, o l’aspirina per cardiopatie o dopo un ictus.

  • Non consumare tabacco o alcolici. Possono provocare un peggioramento dei sintomi. In caso di difficoltà a interrompere l’assunzione di queste sostanze, rivolgersi al proprio operatore sanitario per sapere come procedere.

  • Se sono stati prescritti farmaci per il vomito, assumerli come indicato. Informare il proprio operatore sanitario se non agiscono entro il periodo di tempo previsto.

Una volta che il vomito si è arrestato, seguire queste linee guida:

Durante le prime 12-24 ore, si possono assumere:

  • Succhi di frutta, per esempio, di mela e uva, centrifugati di frutta e bevande per il ripristino degli elettroliti

  • Bevande quali acqua, bibite analcoliche senza caffeina, acqua minerale (semplice o aromatizzata) e tè e caffè decaffeinati

  • Brodo

  • Dessert quali gelatine, gelati e ghiaccioli alla frutta

Nelle successive 24 ore, è possibile aggiungere quanto segue:

  • Cereali caldi, toast, pane, panini e cracker

  • Pasta, riso, purè di patate e brodo di pollo o riso in brodo

  • Frutta in scatola non zuccherata, per esempio, purea di mele o banane (no ananas o agrumi)

  • Yogurt (da 170 a 225 gr)

  • Piccole quantità di caffeina e cioccolato

  • Niente spezie o condimenti, fatta eccezione per il sale

Nelle successive 24 ore, man mano che ci si sente meglio e i sintomi si attenuano, si può tornare gradualmente alla dieta abituale.

Controlli

Si rivolga al suo operatore sanitario, come consigliato.

Quando rivolgersi a un medico

Contattare immediatamente il proprio operatore sanitario se si verifica uno qualsiasi di questi eventi:

  • Dolore costante nella parte inferiore destra dell’addome o aumento del dolore addominale generale

  • Vomito continuo (incapacità di trattenere liquidi) per 24 ore

  • Sangue nel vomito o vomito simile a fondi di caffè

  • Gonfiore addominale

  • Diarrea frequente (più di 5 volte al giorno) o sangue (di colore rosso o nero) o muco nella diarrea

  • Minzione inferiore al solito o sete estrema

  • Debolezza, capogiri o svenimento

  • Sonnolenza o stato confusionale insoliti

  • Febbre di 38 °C o più elevata, o della temperatura indicata dal proprio operatore sanitario

  • Occhi o pelle di colore giallo

  • Peggioramento di altri sintomi o nuovi sintomi

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